mercoledì 2 maggio 2007

la costruzione sociale della realtà. 1^ parte



Traendo spunto dalla lezione di oggi e riguardando questa presentazione, mettete a fuoco i termini frequentemente richiamati: categorizzazione, stereotipie, pregiudizi, atteggiamenti, attribuzione, cognizione, impressioni personali, ecc.
Cercate di acquisirne le possibili definizioni, rendendole vostre, ma in modo da apprezzarne il significato.
Se avete dubbi e difficoltà segnalatemele, come al solito, attraverso commenti in questo stesso post.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Siamo ad un livello di interazione intrapsichica.Ma pensandoci, non smettiamo di essere sociali nenche quando siamo soli. Nelle nostre immagini ciò ci è dimostrato dalla ragazza che certamente guardandosi starà cercando di porre in essere comportamenti appresi nel suo contesto sociale (la magrezza, il taglio di capelli alla moda, una determinata postura ecc). E'il comportamento imitativo che determina anche il principio della conformità, la ragazza cerca l'originalità, l'individualità, ma si sentirà tale solo adeguandosi a modelli proposti da qualcun altro, cercando di far parte del suo gruppo di riferimento, per cui c'è anche un livello di analisi intragruppale. Si può essere massa senza essere folla, basta condividere un’idea o imitare un comportamento, la ragazza che imita o cerca di adeguarsi a schemi fisici, a un modello di femminilità dettato ad es dalla moda, farà massa pur stando sola;il ragazzo che accettando di guardare un programma, accetta forse inconsapevolmente quelle idee, magari starà guardando il grande fratello e così l'indomani uscirà vestito in un certo modo o userà un gergo particolare.Ecco perchè il livello di interazione della massa coincide con quello più piccolo, quello intrapsichico, i nostri schemi mentali e comportamentali non sono altro che quelli di altre migliaia di individui. I nostri comportamenti individuali sono sempre iscritti e dipendenti da questi livelli sovrastanti.Così entrambi rientreranno in una certa categoria di persone ad es giovani che adoperano un determinato indumento o parlano esprimendosi in un certo modo, o a cui piace e quindi imitano un certo personaggio, così, creando categorie (nella speranza di creare una propria identità), si creano conseguentemente degli stereotipi, si generalizza dicendo che chi usa quel linguaggio o chi ha i pantaloni a vita bassa sarà sicuramente alla moda. In tal modo verranno isolati individui che viceversa non possono rientrare in tali categorie, non avendone i requisiti (neanche per analogia), creando un pregiudizio verso tutto ciò sia diverso da quello che appare essere la realtà e il giusto. La realtà è espressione di un processo di rielaborazione cognitiva.I due giovani si stanno creando una loro identità e una loro realtà assumendo poche informazioni da quello che credono di vedere quindi credono sia giusto, stanno creando delle impressioni personali. Il loro grado di autonomia e libertà sarà quella di costruirsi delle verità sociali. Molte scelte e comportamenti non sono affatto scelte, ma sono conseguenze inevitabili dei processi di socializzazione, per un sociologo questa è l'ingresso dell'individuo nella società, la ragazza si sentirà di appartenere al suo gruppo sociale solo se sarà fisicamente perfetta, il ragazzo inconsapevolmente starà introiettando schemi mentali dettati dal più grande mezzo di comunicazione di massa.Ognuno di loro crederà di stare creando una propria identità personale, mentre non starà facendo altro che conformarsi a modelli di riferimento posti da altri.

Stani Smiraglia ha detto...

molto bene, Carla. Hai richiamato in maniera adeguata molti concetti e, soprattutto, hai compreso la logica dell'integrazione dei processi che si sviluppano ai diversi livelli di analisi.
sarei felice se tutte le colleghe ricavassero un vantaggio dal tuo evidente passo in avanti.